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12/03/2011

ONE LAST STANDING OVATION

Uno dei miti, forse il più catalizzatore della musica italiana, se n'è andato  oggi in silenzio. Nilla Pizzi, la REGINA indiscussa della canzone italiana, ci ha lasciati per sempre. C'eravamo incontrate l'ultima volta due anni fa a Milano, al Consolato Svizzero in occasione del Premio annuale Myrta Gabardi. Stavamo entrambe sedute in prima fila nel parterre della sala assieme ad altri illustri personaggi del mondo della musica e della cultura. Nilla, ricordo, non camminava già quasi più. Accompagnata da una sua amorevole amica che non l'abbandonava un secondo, se ne stava rannicchiata nella poltrona come un esserino indifeso; nello stesso tempo, però, appena parlava, si sprigionava dalla sua persona una sorprendente forza ed energia. Si ricordava i nomi di tutti i presenti, e dove e quando li aveva conosciuti o frequentati.

Aveva allora quasi 90 anni, ma se non fosse stato per la difficoltà di deambulazione - il  Premio alla Carriera lo ricevette infatti standosene seduta in poltrona- , ne dimostrava sì e no una settantina. Curata nel trucco, aveva una pelle così liscia da far invidia ad una cinquantenne rifatta, era ben pettinata e molto elegante. I fotografi presenti, alla fine delle premiazioni, ci chiesero di posare tutti insieme per la classica foto di rito, ma noi ci accorgemmo che sarebbe stato impossibile per Nilla raggiungerci sul palco. Quindi scendemmo e la portammo su a braccia,quasi di peso, e insieme facemmo poi le foto ricordo. Lei ne fu contentissima.

L'anno seguente, la rividi in TV da San Remo ( seppure con grave ritardo, qualcuno dell'organizzazione si era forse reso conto  che per i festeggiamenti  dei 60 anni della manifestazione, ricordare e riportare Nilla Pizzi a San Remo era quantomeno doveroso- se non addirittura un obbligo, diremmo noi -, verso colei che lo aveva reso famoso con le sue canzoni e le sue vittorie), e anche allora lei apparve come sempre curata ed elegantissima, e stupì il pubblico presente all'Ariston,  e quello televisivo, per la freschezza del suo viso. Sebbene fosse leggermente disorientata nel rispondere alle domande - fatto dovuto in buona parte all'emozione di ritrovarsi di colpo davanti ad una platea di milioni di telespettatori - , lasciò invece di stucco tutti quanti quando, intonando la sua " Vola, colomba bianca vola ", la voce risuonò ferma, chiara ed intonatissima. Ad avercene oggi  delle voci così ! Ovviamente, e giustamente, ci fu una standing ovation del pubblico tutta per lei.

      Ma oggi,anche il treno di Nilla è arrivato. Un treno che non fa fermate.    Fai buon viaggio, cara Nilla .Noi ti ringraziamo  per tutto quello che hai dato alla musica e alla gente, e ti applaudiamo TUTTI in piedi un'ultima volta.

                                   Una tua grande ammiratrice

                                    RITA  PAVONE

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