stampa
Giugno 2010
di Massimiliano Canè
Che ricordo hai,genericamente ,del film Rita la zanzara ?
Hai un aneddoto curioso da raccontarci ?
Un ricordo bellissimo, mi sono divertita tantissimo. Direi che è stata quasi una vacanza per me. Ero circondata da amici di vecchia data. C’era tutto il corpo di ballo delle “ Collettine “- nelle riprese al collegio – e i “ Ragazzi di Rita” per le situazioni esterne tipo il club notturno.
Inoltre, c’era la coppia Bice Valori e Paolo Panelli, due persone realmente adorabili, e poi, non dimentichiamolo, c’era Lina Wertmüller, la quale, oltre ad essere la regista di talento che noi tutti conosciamo, nella vita di tutti i giorni è anche una donna dalla travolgente simpatia. Gli altri personaggi – Giancarlo Giannini, Peppino De Filippo, Nino Taranto e Gino Bramieri, facevano già parte del mio cuore per averli amati e seguiti sia in TV che al cinema, e debbo dire che conoscerli e frequentarli di persona è stata tutt’altro che una delusione, anzi.
In quanti giorni avete girato Rita la zanzara e dove ?
Dalle sequenze si riconosce Napoli e ovviamente Roma…
Per quanto riguarda i giorni di lavorazione che mi concernevano personalmente saranno stati una quarantina. Buona parte delle riprese, interni e esterni,è avvenuta a Roma, a Villa Miani, una bellissima villa con un panorama mozzafiato sulla capitale – nella dependance abbiamo girato il brano “ La sai troppo lunga “.
C’è un ricordo particolare di quel ciak ?
Sì, c’è un particolare curioso: faceva talmente caldo quel giorno che i due costumi di riserva che mi fece il grande costumista Folco si rivelarono insufficienti. Tra il sole che inondava la dépendance e le luci di scena, ero in un bagno di sudore. Se uno ci fa caso infatti,durante il numero, quando volto le spalle alla cinepresa si vedono sulla mia schiena due enormi chiazze di sudore. In una delle stanze che ci avevano messo a disposizione abbiamo filmato il brano “ Quanto sei antipatico “, mentre nei saloni della villa abbiamo ripreso le imitazioni di Mina, della Monroe e di Carmen Miranda. Infine, nella
serra del parco, abbiamo girato la parodia di Charlot, oltre, ovviamente,
a molte altre riprese esterne, come i titoli di testa con il “ punzecchiato “
Giannini.
La scena del Geghegè era in una locazione diversa ?
Sì, quella scena è stata invece girata nel Salone delle Feste dell’Hotel
Hilton, sempre a Roma, a Monte Mario. In quell’occasione venne a trovarci Gianni Morandi, allora felicemente legato a Laura Efrikian,con in testa una parrucca da cantante beat. Lo si può intravedere alle mie spalle, seduto al piano del gruppo, che finge di accompagnarmi. Le restanti riprese esterne sono poi proseguite a Napoli. La passeggiata delle collegiali in bicicletta comincia infatti dall’uscita dei cancelli di Villa Miani per proseguire poi dal Vomero al lungomare di Posillipo. Si vociferava che la Titanus, che produceva il film, pare non avesse chiesto i permessi al Comune di Napoli per le riprese sul lungomare, forse per evitare che i miei fan partenopei ripetessero quello che era già avvenuto tempo addietro in occasione di una mia visita a La Rinascente dove, in 10.000, si accalcarono all’interno e all’esterno del grande magazzino facendo una vera strage. ( A proposito di ciò si può leggere sul sito ufficiale – www.ritapavone.it – l’articolo tratto dal quotidiano “ Il Mattino di Napoli “ n.d.a ) Quindi, onde evitare che masse di ammiratori fanatici congestionassero il traffico nelle strade dove passavamo, rendendo così difficili le riprese, non ne fecero parola con nessuno.
Le riprese iniziarono alle 8 del mattino. All’inizio sembrò che tutto andasse abbastanza tranquillamente ma poi, con il passare delle ore,al vedere trenta ragazzine in bicicletta, vestite uguali di tutto punto e con in testa Rita Pavone che cantava a squarciagola Qui ritornerà in mezzo ad un traffico diventato ormai caotico , si scatenò l’inferno.Ci fu come un passaparola e tutta Napoli parve riversarsi di colpo sul lungomare di Posillipo. Se ci fai caso, nel film, durante la canzone, alla mia destra si vedono centinaia di gambe falciate dai loro corpi e io odo ancora la voce stentorea della Wertmüller urlare : Via ! Via da lì ! Fuori ! Allontanatevi !” mentre le auto, nel catastrofico ingorgo che
si era nel frattempo creato, strombazzavano a tutto spiano, chi per salutarmi, chi per mandarci tutti quanti al diavolo. Un vero inferno !
Fu quello il solo momento di eccessivo entusiasmo nel corso delle
riprese ?
No, un fatto analogo si registrò anche durante le riprese del brano "Passione", girato di giorno e in pieno sole, dove due bagnini assoldati dalla produzione, furono costretti a stare in ammollo per ore e ore solo per tenere alla larga i fan che si gettavano in acqua al solo scopo di vedermi da vicino. A Edenlandia, il grande parco napoletano dei divertimenti, a tarda notte, avvennero invece le riprese della mia fuga e del famoso mio primo bacio cinematografico ( con Giancarlo Giannini n.d.a )mentre all’esterno della Mostra d’Oltremare , venne filmato l’arrivo affannoso in teatro da parte di Giancarlo Giannini.
A proposito dei brani "Quanto sei antipatico " e "Passione ", come mai
Non sono stati pubblicati all’epoca dalla RCA mentre uscì per il
mercato estero l’intera colonna sonora ?
Questi sono i misteri della RCA Italiana. E non ci sono solo questi…
Qualcuno infatti mi dovrebbe spiegare come mai dei provini di brani che sono stata costretta contrattualmente ad incidere, infatti mai editati, non sono andati al macero come avrebbero dovuto ma si trovino invece nelle mani di alcuni “ ammiratori “ che ne fanno lucro vendendoli a destra e a manca. Non parliamo poi di un ottimo disco invece, realizzato e prodotto da Lilli Greco, già produttore di De Gregori,Patty Pravo e Venditti, il cui titolo provvisorio era Passaggio. Un disco che non vide mai luce tramite l’etichetta RCA ma che, stranamente, si può invece acquistare in internet sempre da quegli ammiratori di cui sopra che io credo di conoscere e che chiamo “ i soliti noti “. Questi sì che sono misteri assai più gravi.
Ti è mai capitato di tornare a Villa Miani ?
Sì. Ci sono tornata un sette o otto anni fa in occasione di un party dato dal direttore del settimanale Di Più, Sandro Mayer, per festeggiare il grande successo della testata. Che dire, rimane sempre un posto bellissimo.
Il locale-cantina tipo Piper, dove nel film scopri Giannini che fa il
capellone beat, era un vero locale o fu ricostruito appositamente ?
No. Era una boite inutilizzata che sta in qualche angolo di Roma, ma
non ricordo proprio dove….
Il tuo ricordo di Giancarlo Giannini. Ti imbarazzavano le scene in cui
dovevate baciarvi ?
Giancarlo era, ed è ancora, una persona deliziosa. Il grande e meritato
successo internazionale che ha ottenuto, grazie a Dio non l’ha cambiato.
L’ho potuto constatare di persona qualche tempo fa incontrandolo
casualmente a Trieste, al Teatro Rossetti, dove entrambi, insieme ad altri importanti artisti, eravamo i premiati ospiti in una serata condotta da Pippo Baudo. Certo, posso dire che ero molto nervosa per quella particolare ripresa. Era il mio primo bacio cinematografico; baciavo un attore molto noto ma anche molto carino ed ero sicuramente invidiatissima da tutte le sue fan. Intorno a noi c’era una moltitudine di gente : operatore, regista, datore luci,
tecnici e tanti fotografi. Troppi. Baciare qualcuno in quelle condizioni non rende per niente romantico l’atto anche se uno provasse qualcosa per il proprio partner di scena. Ma non era il mio caso,poiché il mio cuore era già occupato da un tale Ferruccio Ricordi, meglio conosciuto come Teddy Reno; un uomo anch’egli molto, molto carino...
Per questo, ti assicuro,che non vi era in me nessunissima emozione
estranea a quella di assecondare al meglio la ripresa.
Giancarlo, carinissimo, dovette avvertire quel mio imbarazzo iniziale
da neofita e mi aiutò a superarlo nel migliore dei modi.
Bice Valori, Turi Ferro,Peppino De Filippo, Giusi Raspani Dandolo,
Paolo Panelli, Gino Bramieri e poi Romolo Valli e Giulietta Masina per
Non stuzzicate la zanzara, Terence Hill per Little Rita nel West, Francis
Blanche e Aroldo Tieri per La Feldmarescialla, Macario per Due sul
Pianerottolo e prima ancora Philippe Noiret in Clémentine Chérie,
Totò e Lina Volonghi in Rita la figlia americana : non sono mancati i
grandi attori all’interno delle tue pellicole. E questo per limitarci al
cinema ( se contiamo quelli presenti ne Il Giornalino di Gian Burrasca
non finiamo più…). Sinceramente, pensi ci sia stato qualcuno di loro
che ha, diciamo, “ sofferto “ per la tua enorme fama e popolarità ?
I veri grandi attori non soffrono di questo tipo di gelosie. Queste sono cose che devi aspettarti solo dai cosiddetti “ signori nessuno “.
Solo i “ nessuno “, infatti, provano gelosie e soffrono d’invidie.
Mia madre, nella sua semplicità popolana, aveva coniato un motto che trovo ancora straordinario per definire questo tipo di persone. Lei diceva : “ Sono solo le mezze calzette quelle che puzzano “. E credimi, è una sacrosanta verità. Nella mia più che quarantennale carriera, ho avuto da dire solo con una persona di cui taccio il nome per non darle una insperata pubblicità. Fu in occasione del programma televisivo Che Combinazione ! e questa persona era, e continua ad essere tuttora, una “ mezza calzetta di quelle che puzzano” !
Laura Efrikian, all’epoca fidanzata di Gianni Morandi, è quasi
irriconoscibile con parrucca e occhialoni. Era al corrente della cotta che Gianni ebbe per te, quattro anni prima ?
Sì, ma non credo che la cosa la preoccupasse. Laura,con la quale mi sento
ogni tanto telefonicamente,è un’altra bella persona che mi pregio di conoscere ed è anche molto generosa. Nella foto di copertina che il settimanale Oggi mi dedicò per il mio 21° compleanno, e dove sono fotografata accanto alla mia Jaguar rosa, i calzoni neri alla marinara che indosso me li regalò proprio lei durante le riprese di Rita la zanzara. Erano i suoi. Li indossava lei, ma siccome si capiva che mi piacevano tantissimo, non aspettò neppure un secondo per regalarmeli. Un gesto carinissimo che non ho mai dimenticato.
Perché secondo te Lina Wertmüller firmò Rita la zanzara con lo pseudonimo di George Brown ?
Fu una scelta voluta dalla stessa Wertmüller. A suo parere,un nome di regista “ straniero “ non poteva che favorire il film stesso. Alcuni sostennero invece che lei, con quel film musicale, temesse di giocarsi la stima ottenuta dai critici con dei film di qualità precedenti, come Adesso parliamo di uomini e I basilischi, ma io non ci credo affatto. Comunque, qualsiasi fosse stata la ragione, il suo nome vero apparve nei crediti del film quale supervisore per quanto riguardava tutti i miei numeri musicali da lei stessa firmati.
A proposito di Lina, ricordo di aver letto che durante le registrazioni del televisivo Giornalino di Gian Burrasca, si verificarono alcune tensioni con la squadra tecnica e con le mamme di alcuni bambini che partecipavano alle riprese, a causa del suo carattere a volte troppo brusco. Anche nei suoi due film ci sono episodi degni di nota ?
No, non ce ne furono. Nel caso di Gian Burrasca, sai, portare avanti una
produzione quotidiana che prevede un tot di riprese giornaliere non è cosa
facile quando si è circondati da madri fin troppo apprensive. Così, Lina, per
rimediare al tutto, con una scusa le radunò tutte insieme in una stanza e le
chiuse dentro a chiave. Ti lascio immaginare cosa accadde a riapertura
avvenuta molte ore dopo….
Per quale motivo ti hanno doppiato in Rita la figlia americana ?
Perché in quel periodo mi trovavo negli Stati Uniti e lavoravo per la CBS
americana nell’Ed Sullivan Show e in altri spettacoli televisivi.
Negli anni Sessanta quasi tutti i cantanti si sono improvvisati attori per interpretare, al cinema,i loro successi discografici. Ma Rita Pavone, e tutti i dizionari dei film lo ribadiscono, era l’unica a non sfigurare all’interno di queste produzioni, poiché era un’attrice vera.
Come mai non hai continuato a lavorare per il grande schermo ?
In effetti, mi piacerebbe molto fare del cinema, ma fino ad oggi non mi sono state date opportunità artistiche tali che valesse la pena considerare.
Il cinema italiano non ha la stessa disinvoltura del cinema americano per cui,
nonostante tu sia famoso principalmente come cantante, questo non influisce,né tanto meno inficia – se hai del talento vero – la tua credibilità di attore.
Molti cantanti americani, vedi Frank Sinatra, Bobby Darin,Sammy Davis Jr,
Barbra Streisand, Liza Mannelli, per non dire poi di Judy Garland – tanto per
fare qualche nome – hanno dimostrato, fatti alla mano, che il loro talento era
a 360 gradi rivelandosi, nelle mani di ottimi registi, splendidi, fenomenali
attori di cinema. Da noi, invece, c’è ancora troppa difficoltà a scindere i ruoli,
e così diventa difficile per un cantante trovare delle chance di lancio nel campo del cinema serio.
Quale film, se c’è, ti sarebbe piaciuto interpretare ?
Mi sarebbe piaciuto interpretare ruoli drammatici. C’è una parte nascosta di
me che poca gente conosce. Di questa parte meno nota mi è stata data la
possibilità di metterla in luce solo in teatro – vedi con Gelsomina ne La Strada, dove ho raccolto unanimi consensi per la mia interpretazione, ma al cinema o produttori si sono sempre limitati ad offrirmi ruoli brillanti per film musicali e a questi io non sono interessata. Come si suol dire, ho già dato !
Vai al cinema ?
Quando posso ci vado con enorme piacere. Di regola, vado sempre a vedere
I film degli attori o dei registi che ammiro. In genere non mi deludono mai.
Chi sono i tuoi attori preferiti ?
Attori come Sean Penn, Robert De Niro, Al Pacino, Dustin Hoffman,Jim Carrey,sono insuperabili. Carrey poi lo adoro. Io credo che lui sia uno degli attori più completi del cinema statunitense,e mi chiedo com’è che non l’hanno ancora premiato con un Oscar. La versatilità con cui Carrey passa da ruoli brillanti come Una settimana da Dio a oscuri come Il numero 23; a emotivi come Eternal Sunshine of the Spotless Mind - letteralmente, “ Eterno luccichio mai spentosi nella mente "- un film bellissimo e commovente, con una eccellente colonna sonora. Un film che tutti dovrebbero vedere, ma che è stato invece massacrato sul mercato italiano per colpa di un titolo vergognosamente ridicolo, Se mi lasci ti cancello… Ma si può ? ; dalla innocente immagine di The Truman Show, allo scatenato The Mask , me lo fanno amare ogni volta di più. Non ho ancora visto il suo ultino Colpo di fulmine. Dicono che anche qui sia semplicemente straordinario. Non mi
sorprende. Registi come Clint Eastwood, Martin Scorsese, Tim Burton e,
in Italia, Tornatore, il cui La leggenda del pianista sull’oceano è un film indimenticabile. Anche Salvatores e Pupi Avati mi deliziano da sempre con i loro lavori e non mi hanno mai fatto rimpiangere i soldi spesi per andare a vederli.
L’ultimo film visto ?
Alice in Wonderland( Alice nel paese delle meraviglie ). Strepitoso negli effetti speciali e con uno straordinario Johnny Depp, altro attore che amo tantissimo.
Per finire: se tu capitasse un ruolo da sballo in un film pazzesco, ritorneresti al cinema ?
Se rientrasse nei canoni da me descritti ? Beh, accetterei la proposta immediatamente con grande, grandissimo piacere.
![]() |