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16/04/2010
Mi è difficile dire "era", così come mi difficile credere al fatto che ci abbia lasciato per sempre. E invece se n'è andato anche lui.
Se ne è andato silenziosamente in punta di piedi, e con quella classe peculiare che era parte del suo DNA e che lo caratterizzava agli occhi del pubblico.
Ci sono personaggi che non dovrebbero morire mai, perché fanno talmente parte della nostra storia, talmente parte della nostra vita , che diamo per scontato che debbano essere diventati per forza immortali, per doverosa e meritoria causa.
Ecco quindi che,quando poi ci accorgiamo che non è vero, e che anche loro, come tutti noi sono solo dei semplici esseri umani, ci sentiamo smarriti, traditi, e sopratutto, profondamente soli.
Oggi se n'è andato Raimondo, Raimondo Vianello.
Lui " era" una persona unica, così come unico era il suo modo di essere attore, con quello
humor, quel sorriso, quella particolare e maliziosa ironia che lo rendeva tremendamente, intellettualmente e piacevolmente, molto British.
Era, la sua, una comicità di pensiero, talvolta molto pungente, ma mai greve ed offensiva.
Insieme a Sandra Mondaini, altra splendida perla unica del teatro italiano, e del mio cuore,
i due formavano insieme una coppia da sballo sia nel lavoro che nella vita.
Raimondo e Sandra, e Sandra e Raimondo, vivevano in simbiosi l'uno con l'altra, come se fossero un corpo e un'anima sola.
Oggi, ahimé, una parte di quest'anima ha cessato di volare, mentre l'altra, ancora in volo,
come noi si sente smarrita, tradita. Profondamente sola.
Io li ho amati, e li amo entrambi molto, ed ho avuto la gioia enorme e il grande privilegio,
di lavorare con loro, alcune volte.
Mi ricordo che fui felice quando, quasi involontariamente, mi riuscì di far rimettere insieme, anche se per una sola sera, Raimondo con Ugo Tognazzi, con il quale, per anni, Vianello formò una straordinaria ed irripetibile coppia comica televisiva. Siccome Tognazzi aveva deciso poi di dedicarsi, individualmente e senza il compagno di scena, al grande schermo, diventando infatti una grandissima star del cinema Italiano, a causa di questo fatto, i due
si erano allontanati rivendicando malesseri interiori e recriminazioni latenti, e per anni,
non si erano più sentiti né tantomeno incontrati.
Fu durante la primissima puntata del mio show televisivo" Stasera Rita ", che i due decisero di accettare la proposta di una loro grande fan che desiderava, avendoli applauditi virtualmente per anni dal tinello di casa sua, di poterlo fare finalmente di persona.
Quella fan ero io.
E così, in studio, io vidi ricomporsi la coppia, con lo stesso umorismo, la stessa intelligenza interpretativa che io ricordavo guardandoli alla televisione da bambina, ma, ancor più, vidi due uomini veri, ritrovarsi, riconciliarsi, riabbracciarsi come due vecchi amici che per un lungo momento si erano scordati di essere tali.
Ecco , questo mio tenero ricordo, sia come una metafora per Sandra, perché non si senta mai smarrita, tradita, profondamente sola. Perché lei sappia, che chi abbiamo amato, non ci lascerà mai se noi vogliamo continuare a portarlo con noi dentro il nostro cuore.
Ti voglio bene, Sandra. Ti voglio bene Raimondo.
La vostra
RITA PAVONE