9/ 10 Gennaio 1964. New York City.
Nell’enorme studio A della RCA Victor di New York City, Rita incide, in presa diretta con orchestra e coro, alcuni brani del suo primo album Americano dal titolo
“The International Teen-age Sensation “ che verrà pubblicato negli U.S.A nel Maggio del 1964.
Febbraio 1964
Insieme alla madre e allo staff promozionale della RCA Victor, Rita Pavone comincia un lungo giro per gli States allo scopo di incontrare, conoscere e … “incantare” , i venditori delle filiali della RCA Victor che sosterranno l’uscita del suo disco.
Le conventions della RCA, avvengono perlopiù nei saloni dei grandi hotels che la ospitano. Durante l’incontro con i venditori, Rita propone ai presenti alcuni dei brani dell’album, mimando il playback della sua voce .Un mini show di una ventina di minuti che però le fa guadagnare la simpatia e l’appoggio di tutti .
Con l’occasione del mini tour, Rita visita buona parte dell’America del Nord e ne rimane affascinata.
Boston, Philadelphia, Chicago, Washington D.C., Detroit, Buffalo, San Francisco, Los Angeles, Minneapolis, Milwaukee, Cleveland, San Diego, Kansas City, Denver, Buffalo, Nashville, Memphis , sono solo alcune delle tante città visitate.
E, naturalmente, Disneyland..!
Marzo 1964
Tornata a Roma e accolta al suo arrivo all’aeroporto di Fiumicino dai grossi capi della RCA Italiana,Rita entra in studio per incidere le sue prime canzoni in lingua spagnola.
Per buona parte si tratta di brani italiani tratti dal suo primo album “Rita Pavone“ e tradotti in quella lingua.
5/ 6/ 7 Maggio 1964. Studi RCA –New York City.
Ormai come una pendolare fra l’Italia e gli Stati Uniti, riecco nuovamente Rita a New York per una nuova sessione musicale.
Tra i tanti brani da registrare, sempre in presa diretta, c’è anche “Remember Me“, il singolo che sarà il brano trainante dell’album, e che scalerà le classifiche Americane restandovi incollato per ben 10 settimane e raggiungendo la 35 # posizione nella classifica CASH BOX , la 26 # posizione nella classifica del BILLBOARD HOT 100, la 19# posizione nella classifica RECORD WORLD TOP FORTY 1964, mentre in Canada, nella classifica CHUM CHUM, il retro del singolo, “Just Once More“, raggiunge la 13 # posizione.
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Arrangia e dirige Teacho Wiltshire, leader musicale della mitica etichetta Tin Pan Alley, la cui anima R&B, servì a creare i successi dei Drifters e di Wilson Pickett.
Gli altri due grandi arrangiatori sono: Garry Sherman , che più avanti firmerà come autore e arrangiatore , alcuni brani della colonna sonora del film
“L’uomo da marciapiede“ ( Midnight Cowboy ); Stan Applebaum , che oltre a scrivere gli arrangiamenti per le big band di grandissimi del jazz mondiale come Benny Goodman, Glenn Miller e Harry James, per la musica pop ottiene diversi singoli numeri 1# per artisti quali Ben E. King, Bobby Vinton, Neil Sedaka e i The Coasters.
17 Maggio 1964- Broadway. N.Y.City.
Rita Pavone partecipa per la prima volta all’Ed Sullivan Show cantando in diretta il brano “Remember me“. Sarà un nuovo successo.
Ed Sullivan, soprannominato “Il Signor Televisione”, per la fama ottenuta come conduttore televisivo, tra il 1948 e il 1971- tanto durerà il suo programma alla CBS, ospiterà nel suo show nomi famosi non solo della musica, ma anche della politica e del cinema. Oggi, nel suo mitico studio a Broadway, va in onda un altro celebre protagonista: David Letterman.
Ed Sullivan Show »
Frank Sinatra, Elvis Presley, Bing Crosby, Judy Garland, gli Stones ,i Beatles ,sono solo alcuni dei nomi dei tanti celebri personaggi che, solo nel campo musicale, hanno calpestato le tavole di quel magico palcoscenico, ripresi e trasmessi in diretta dalle telecamere della rete CBS in tutta l’ America. Da costa a costa.
Sarà proprio Ed Sullivan in persona a volere Rita Pavone . Ne farà esplicita richiesta alla RCA Victor dopo essere venuto a conoscenza dei grandi successi internazionali della ragazzina.
Rita Pavone sarà ospite dello show di Ed Sullivan per ben cinque volte, tra il 1964 e il 1967. Si troverà in quelle occasioni a dividere il palco con nomi altisonanti dello show-biz e non.
Da Pat Kennedy ,moglie dell’attore Peter Lawford e sorella del defunto Presidente, all’attore Van Johnson ; dagli Animals, storico gruppo Britannico, all’amico Paul Anka ; dalla cantante lirica Joan Sutherland alla attrice comica Totie Fields.
Il 7 Marzo poi, del 1965 ,in una memorabile serata ,Rita si ritroverà su quel palco a dividere il cartellone, quale terzo nome di chiamata, dietro a due magistrali figure della musica mondiale: Duke Ellington e Ella Fitzgerald.
CLICCA SOTTO PER VISIONARE LE PARTECIPAZIONI UFFICIALI DI RITA ALLA T.V AMERICANA:
ED SULLIVAN SHOW - 17 MAGGIO '64
ED SULLIVAN SHOW - 06 SETTEMBRE '64
ED SULLIVAN SHOW - 18 OTTOBRE '64
ED SULLIVAN SHOW - 7 MARZO '65
A seguito del successo discografico di “Remember Me“, Rita partecipa a varie trasmissioni televisive di Net work nazionali quali la ABC e la NBC.
In “Shindig“, trasmesso live da Los Angeles sulla rete ABC, fra i tanti artisti con cui Rita divide il palco, ci sono anche i Beach Boys e la cantante britannica Cilla Black, mentre per “Shindig –Europe “ , Rita si troverà invece accanto al grandissimo attore e regista Orson Welles e al musicista jazz Dizzie Gillespie .
Scheda Show 1 »
Scheda show 2 »
In “Hullabaloo“, - Scheda programma » - trasmesso in diretta da New York dalla NBC e condotto da Paul Anka, la Pavone si troverà a lavorare al fianco di Chubby Checker, della cantante britannica Marianne Faithfull e della amica Silvie Vartan.
Insieme a loro, si esibirà in un lungo medley di brani pop del momento.
LA SCHEDA DEL PROGRAMMA
Luglio 1964. New York City.
Negli Studi della RCA Victor a New York City, hanno inizio le registrazioni del secondo album USA di Rita Pavone che verrà pubblicato nell’ottobre 1964.
Intitolato “Small Wonder“, l’album contiene alcune covers di grandi successi pop, come la notissima “Splish Splash“ di Bobby Darin , e molti inediti firmati da grandi autori. Ad esempio, la splendida e grintosa “He’s Got Everything“, che vede all’opera il celebre duo Doc Pomus / Mort Shuman.
A questi due signori si debbono infatti alcuni dei più grandi successi di Elvis Presley - “Suspicion”, “W Las Vegas” e “Surrender“. Per Elvis , il team scriverà più di venti canzoni, mentre per i Drifters, Pomus e Shuman firmano nel 1960 la trascinante e sempre verde, “Save Your Last Dance For Me“, e che regala al gruppo il loro primo posto nelle classifiche USA.
Per “Small Wonder“ Rita si ritrova a lavorare con Teacho Wiltshire, l’arrangiatore di “Remember me“.
A Wiltshire si affiancano però alcune straordinarie new entry :
Samuel Lowe - suo l’arrangiamento del successo da milioni di copie datato 1966 di James Brown- “It’s A Man’s, Man’s, Man’s World“ e della accattivante “A Lion Sleeps Tonight“ dei Tokens; Marty Manning - numerosi i suoi successi quale arrangiatore per Barbra Streisand, Vic Damone, Robert Goulet, Andy Williams.
Più volte nominato per il Grammy Award, lo vince nel 1962 per il suo arrangiamento di “I Left My Heart In San Francisco”, di certo la canzone più famosa di Tony Benett. Infine… Charles Calello - nel suo palmares quale arrangiatore, ci sono i singoli numeri 1 # dei Four Season nel 1963 con “Walk Like A Man“; di Neil Diamond , nel 1969 con “Sweet Caroline“ e di Barbra Streisand ,nel 1977 ,con “My Heart Belongs To Me”.
Fine Agosto – 1964 –RCA –Roma.
Hanno inizio, nello sterminato studio A della RCA,che Rita definiva abitualmente “la prateria“, le registrazioni musicali del “Giornalino di Gian Burrasca“, una grande produzione televisiva prodotta da RAI 1.
Dell’intero lavoro musicale, verranno poi tratti un album e un singolo che porteranno l’omonimo titolo.
“Il Giornalino di Gian Burrasca”, tratto dal celebre libro per ragazzi scritto da Vamba, vede protagonista Rita Pavone nei panni di uno scatenato monello, tale Giannino Stoppani, soprannominato da tutti “Gian Burrasca” a causa delle malefatte che, seppure in totale buona fede, compie quotidianamente ai danni di coloro che si trovano malauguratamente sulla sua strada.
Sul set, Rita è circondata da un cast di attori teatrali straordinari: Arnoldo Foà, Ivo Garrani, Valeria Valeri, Elsa Merlini, Paolo Ferrari, Sergio Tofano, Bice Valori, Checco Durante, Milena Vucotich e tanti altri ancora , e poi da due giovanissimi talenti, Edoardo Nevola e Roberto Chevalier ,entrambi attori, ma noti al grande pubblico italiano soprattutto per essere le “voci ” di celebri stars d’oltre oceano.**
** Roberto Chevalier doppia da anni le voci di Tom Hanks e di Tom Cruise , mentre Edoardo Nevola, quella di Willie Smith. Come attore, Edoardo Nevola ha un passato artistico di bambino prodigio .
Il suo debutto nel cinema lo si deve al famoso regista e attore Pietro Germi ,che lo vuole al suo fianco nel ruolo del figlio nel film, da lui stesso diretto e interpretato ,“ Il ferroviere” .
Le musiche del “Gian Burrasca”, arrangiate da Luis Enriquez Bacalov, sono composte dal premio Oscar , Nino Rota, il quale, non solo ha firmato negli anni le colonne sonore dei più grandi films di Federico Fellini -vedi “La Strada“ , “La dolce vita“, “Otto e mezzo“ , ma anche le musiche del film “Il Padrino“.
Costumi e scenografie, ambientate nel primo Novecento, sono di Piero Tosi, al quale si debbono anche i costumi di moltissimi capolavori di Luchino Visconti, uno tra tutti, “Il Gattopardo“.
Insomma, “Il Gian Burrasca“ è una mega produzione RAI, dove le liriche delle canzoni portano la firma di Lina Wertmüller ,così come la sceneggiatura e la regia dell’intero lavoro.
Fine Agosto 1964. Studi Rai.
E’ al terzo piano degli studi Rai di via Teulada che hanno inizio le riprese del
“Giornalino di Gian Burrasca“ .
L’Ufficio Stampa RAI, fatica non poco a soddisfare le continue richieste dei giornali che vogliono intervistare e fotografare Rita Pavone nei panni dello scatenato monello.
Settembre 1964
Proprio a causa degli impegni televisivi di Rita, alcuni dei brani del suo secondo album USA “Small Wonder“ vengono incisi negli studi RCA di Roma la sera ,al termine delle riprese TV quotidiane. Tra questi, “No One Else Will Ever Touch Me“ versione inglese di “Come te non c’è nessuno“.
Sarà proprio nel corso di questa registrazione che Rita, la quale accusa da qualche tempo violenti dolori allo stomaco, si sentirà male .Trasportata d’urgenza alla Clinica Salvator Mundi , le verrà diagnosticata una appendicite perforante e la mattina seguente al ricovero, immediatamente operata.
L’intervento si risolverà benissimo. Giusto una breve pausa di una decina di giorni per rimettersi in forze, ed ecco la nostra ritornare al lavoro più pimpante che mai.
In quella occasione, a seguito di un bando lanciato dal settimanale musicale “Giovani“, Rita riceverà dalle mani del Direttore della rivista, un sacco contenente più di 13.000 mila cartoline di auguri di pronta guarigione che i suoi ammiratori le hanno inviato da tutte le città d’ Italia.
Novembre 1964
Rita riceve il suo secondo Disco D’Oro.
Proprio in quei giorni, la RAI manda in onda la prima delle otto puntate de “Il Giornalino di Gian Burrasca”. Nonostante il grandissimo ascolto , all’indomani della prima, le recensioni dei quotidiani non sembrano essere del tutto entusiastiche. Anzi. Alcuni critici arrivano persino a scrivere che “.. la montagna ha partorito il topolino” . Ovvero , un così tanto spreco per un risultato che pare al momento alquanto modesto. Ma si sbagliano.
Bastano infatti solo altre due puntate perchè lo sceneggiato cominci a volare alto, altissimo,convincendo tutti, pubblico e critici, anche quelli più scettici, e rivelandosi in seguito, non solo come uno dei più grandi exploit televisivi di tutti i tempi realizzati dalla RAI, ma soprattutto come un clamoroso successo personale di Rita Pavone .
Un successo senza precedenti che segnerà un’epoca.
L’esplosivo trionfo del “Gian Burrasca” porterà con sé, inevitabilmente, anche pesanti polemiche, dovute perlopiù a seguito dei tentativi, da parte dei ragazzini, di emulare le gesta del simpatico “eroe” televisivo, come quello di scappare di casa, cosa che nella storia,al piccolo monello di Vamba, succede frequentemente.
Proprio a seguito di questi tentativi di emulazione, si verrà a creare una frangia di anti-pavoniani che ritengono lo sceneggiato diseducativo per il mondo infantile, e lo mettono quindi al bando, scatenando incredibili polemiche, pro e contro la Pavone, sulla carta stampata. C’è chi arriverà persino a dire che quella di Rita Pavone è una vera e propria istigazione a .. delinquere. A seguito di questa affermazione, ci sarà addirittura una interpellanza parlamentare (sic)
Insomma, il più bel libro per ragazzi, il capolavoro di Vamba, di colpo diventa oggetto di scontri persino in Parlamento. E che scontri !
Alla fine però , qualcuno si rende conto che il fatto sta prendendo una piega ridicola, e l’intera polemica, così come è nata, finisce in una grossa bolla di sapone.
Resta il successo. Quello sì.
Il brano sigla, “Viva la pappa col pomodoro“, diventa, da quel momento, l’inno dei ragazzini e si tramanda nel tempo da padre in figlio, continuando ancora oggi ad essere uno dei più grandi successi di Rita Pavone e uno dei brani più richiesti dal pubblico di tutte le età ,durante i suoi concerti.
Più di 800.000mila le copie del singolo vendute solo allora in Italia.
Facciata B del singolo è ,“Sei la mamma“, romantica ballata che porta sempre la firma di Nino Rota e di Lina Wertmüller e il cui testo, dedicato da Giannino a sua madre, fa commuovere tutte le mamme d’Italia.
Lo straordinario arrangiamento della “Pappa col pomodoro“ Video » realizzato da Bacalov, vede la partecipazione fondamentale di Anton Karas e della sua zita, un particolare strumento medievale conosciuto anche come salterio, il cui suono pizzicato,disegnerà piacevolmente la introduzione del brano. Ci penserà poi Rita, con il suo “yeahhh” a rompere la sognante atmosfera iniziale e a trasformare quella melodia , che all’origine era stata creata come un minuetto-, in un brano twist trascinante.**
**Anton Karas, ottenne un clamoroso successo per aver eseguito con la sua zita il tema originale del film “ Il Terzo uomo “ , pellicola che rese mondialmente famosi sia il protagonista, il regista e attore Orson Welles, che lo stesso Anton Karas.
“La Pappa col pomodoro“ verrà incisa da Rita Pavone in varie lingue e pubblicata in molti paesi.
In Inghilterra uscirà su 45 giri con il titolo “The Man Who Makes The Music”; in
Spagna e in America Latina come ”Que ricas son las pappas” e in Germania con il titolo, “Ich frage meinen papa“.
Solo in francese Rita non la inciderà mai. Sarà invece la cantante Dalida a farne la cover.