Un anno da dimenticare.
“Le delusioni sono come le ciliegie. L’una tira sempre l’altra….”
Pur continuando a mietere successi e pur avendo ottenuto quel certo nomino nell’ambiente musicale dell’entroterra piemontese, la popolarità tanto auspicata da Rita, quella a livello nazionale si intende, sembra essere ancora assai lontana.
Sebbene alcune interessanti opportunità avrebbero forse potuto consentirle un lancio in piena regola, alla fine tutte si riveleranno solo come delle cocenti delusioni.
Un provino alla RCA, celebre etichetta discografica di fama mondiale, che negli USA annovera tra i suoi tanti artisti anche Elvis Presley, Harry Belafonte ,Sam Cooke e Neil Sedaka, viene irrimediabilmente bocciato.
Un provino televisivo per la RAI di Torino, nel settore della TV per ragazzi, altrettanto . Una scrittura per un ciclo di spettacoli all’Olimpia , elegantissimo nightclub milanese, che presenta, sulla falsariga dei grandi Casino Statunitensi artisti di fama internazionale come Colin Hicks e Shirley Bassey , malgrado un felicissimo debutto, andrà a monte solo ed esclusivamente per colpa della giovane età di Rita. E via di questo passo , in una escalation di delusioni senza sosta.
Rita comincia allora a sentire crescere dentro sé un disagio che diventa via via più pesante.
Ad aggravarlo si aggiunge anche il malumore di sua madre Maria, che comincia a vedere il futuro della figlia assai nebuloso. La signora Pavone, a differenza del marito, ha sempre ritenuto le scelte artistiche di Rita come delle cose frivole che l’allontanano dalla realtà quotidiana.
“Le donne debbono pensare a sposarsi e a mettere su famiglia“, le ripeteva continuamente, e ammorbando tutti i presenti con queste sue riflessioni, cercava non solo consensi nell’ambito familiare , ma, soprattutto, condivisione da parte del marito.
Questi invece faceva spesso orecchie da mercante e cambiava immediatamente discorso.
Ma un giorno però, dopo la solita solfa , papà Pavone parve stranamente allinearsi con le tesi della moglie. “OK!“ -le disse allora con enfasi- “Hai perfettamente ragione. Non ne parliamo più!”- Così, seppure con rammarico, Rita si vide costretta a mollare tutto e ad accettare quello che il fato sembrava avere già deciso per lei : trovarsi un bravo ragazzo, sposarsi e mettere al mondo una bella nidiata di pargoletti da curare e vezzeggiare.
Oddio, non che la cosa in quel momento la riempisse di gioia, ma se il destino aveva deciso così, forse era … destino.. rassegnarsi al …destino…
In realtà, sotto questo improvviso mutamento di rotta da parte di suo padre, c’era invece solo una scaltra strategia. Papà Pavone fingeva infatti di avere accettato questo cambio di programma solo per non dover continuamente discutere con la moglie, ma zitto zitto progettava invece un piano tutto suo per continuare a portare avanti il discorso artistico della figlia.
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