Agosto 1962 – Che anno!!!!
Rita e la sua famiglia stanno trascorrendo le ferie a Mattie, un piccolo paesino montano della Valle di Susa, in Piemonte. Il 23 di quello stesso mese, Rita compirà 17 anni, anche se, per la verità, è già molto riuscire a dargliene 12 ….
Una decina di giorni prima del suo anniversario, con grande sorpresa, la ragazza si vede recapitare una lettera raccomandata indirizzata proprio a lei e proveniente da Roma.
Il testo le dice che lei ha superato a pieni voti un provino per voci nuove, e che adesso è attesa per partecipare alle finali del concorso.
Rita capisce subito che dietro a quella lettera c’è lo zampino di papà Pavone.
La cosa la innervosisce non poco. Primo, perché rimette in discussione una situazione che lei, seppure a malincuore, dava ormai per scontata, e secondo, perché la preoccupa seriamente l’eventuale reazione della madre, una volta che questa verrà a conoscenza della ”lieta novella“.
E mai previsione sarà più azzeccata. Quella sera infatti, tra Giovanni Pavone e la moglie Maria, si scatenerà il finimondo.
Paradossalmente, ad avere la peggio è proprio Rita. Il padre non le perdona il fatto che lei si rassegni così facilmente ad accettare un futuro del tutto normale.
Sapendo della sua sperticata passione per la musica ,è sicuro che tale decisione non sia affatto dovuta ad una sua libera scelta,ma che sia invece fortemente condizionata dalla volontà di non volere scontentare la madre, la quale, proprio in quel preciso istante, oltre ad essere furibonda con entrambi, marito e figlia, si chiede anche con quali soldi si possa mai pensare di intraprendere un viaggio alla volta di Roma, visto che in casa di soldi proprio non ce ne sono.
Giovanni Pavone, pacatamente suggerisce allora alla moglie di utilizzare quei risparmi che lei ha messo da parte per comperarsi il frigorifero e…. apriti cielo!!!
La famiglia Pavone,come del resto in quell ’epoca molte altre famiglie di operai con tanti figli a carico e pochi quattrini a disposizione , per conservare i cibi al fresco, faceva ancora uso della ghiacciaia, ovvero, della vecchia antenata del frigorifero.
Mamma Maria, si era quindi messa in testa da tempo di “auto- regalarsi“ il tanto anelato elettrodomestico, e risparmiava per questo come una formichina alacre sulle spese di casa per poter così raggiungere la tanto agognata méta. Ovvio quindi che la proposta del marito la mandasse su tutte le furie.
Ma con una frase ad effetto, vero asso nella manica, papà Pavone riuscì ancora una volta a mettere il bavaglio alla bocca della consorte. “Mi auguro“- le disse asciutto- “che la vita di nostra figlia valga almeno un frigorifero!..”
E con questa singolare “benedizione“ , Rita e sua madre se ne andranno verso quella nuova eccitante avventura che si rivelerà ,come papà Pavone forse in cuore suo presagiva ,come la più grande e straordinaria occasione per la carriera e la vita della futura star, Rita Pavone.
1° Settembre 1962. Ariccia. Castelli Romani.
Rita Pavone vince la prima edizione de “La Festa degli Sconosciuti“, una prestigiosa manifestazione per nuove voci ideata e organizzata da
Teddy Reno, celebre cantante degli anni ‘40 e ‘50 e ora produttore discografico indipendente della RCA Italiana, la quale sponsorizza l‘intero evento musicale.
Le modalità del concorso vedono, quale premio per il vincitore ,la realizzazione e la pubblicazione di un 45 giri su scala nazionale.
E così, la RCA, che solo un anno prima aveva completamente ignorato Rita, ora la mette sotto un contratto di esclusiva, mentre Teddy Reno ne diventa il produttore e manager personale.
Settembre del 1962
Dopo una serie di provini, nel tardo Settembre del 1962, Rita incide il suo primo singolo per la RCA Italiana.
La facciata A del disco si intitola, “La Partita di Pallone“, ed è scritta da una coppia di autori, Edoardo Vianello e Carlo Rossi , che hanno già al loro attivo numerosi successi interpretati perlopiù dallo stesso Vianello e legati prevalentemente ai temi dell’estate.
Il brano di Rita non è però un inedito. Una versione totalmente diversa è uscita da poco in circolazione ed è interpretata da una cantante già abbastanza nota, Cocky Mazzetti.
A causa di un malinteso creatosi fra i due autori e la RCA, la “Partita di Pallone“ viene erroneamente ceduta da Vianello alla Mazzetti, la quale, innamoratasi del pezzo, lo incide immediatamente.
Quando però poi i suoi discografici vengono a sapere che presto uscirà anche un’altra versione dello stesso brano cantata da una nuova artista esordiente, una certa Rita Pavone , decidono di giocare sui tempi anticipando di un paio di settimane la pubblicazione del disco della Mazzetti, così da evitare lo scontro diretto fra il loro singolo e quello in uscita della Pavone.
Ciò nonostante, appena appare sul mercato, il disco di Rita Pavone comincia immediatamente a destare l’interesse degli acquirenti. La cosa irrita decisamente i discografici della Cocky Mazzetti, i quali, al fine di contrastarne l’ascesa, decidono
di giocare d’astuzia.
Inseriscono quindi,nella busta del loro 45 giri ,una dichiarazione firmata dallo stesso Edoardo Vianello in cui si afferma che, la canzone in oggetto “… E’ stata pensata e scritta solo ed esclusivamente per la voce di Cocky Mazzetti.”
Questa singolare, per non dire surreale rettifica, non sembra però ottenere lo scopo desiderato agli effetti delle vendite . La battaglia fra i due singoli, infatti, usciti a circa due settimane di distanza l’uno dall’altro, vedrà invece l’incontrastato trionfo del disco di Rita Pavone, che oltre al brano di traino,si avvale anche di una facciata B altrettanto divertente e forte, “Amore Twist“.
Entrambe le due canzoni , orchestrate da , arrangiatore, compositore, direttore d’orchestra e grande pianista - molti anni dopo, con le musiche del film “ Il Postino “, Bacalov otterrà un premio Oscar per la migliore colonna sonora - , brillano di sonorità così nuove e così grintose da accattivarsi
l’ immediato consenso da parte dei giovani fruitori di dischi.
Questo 45 giri sarà quindi il primo di una lunga e fortunata serie di singoli di successo, e darà inizio ad una collaborazione artistica che durerà decenni fra il M° Bacalov e Rita Pavone con la nascita di canzoni indimenticabili.
Ottobre 1962
La prima apparizione televisiva di Rita Pavone è in “Alta Pressione”, una trasmissione musicale orientata verso la fascia del pubblico degli adolescenti . Intenzione che si rifà a quello che già da anni avviene regolarmente, e con straordinario successo , nelle televisioni Inglesi e Americane.
Condotto da Walter Chiari e Renata Mauro, il programma, con la regia di Enzo Trapani, va in onda il giovedì sera sul secondo canale RAI da poco inaugurato.
La presentazione di Rita è a dir poco geniale . La Pavone sbuca da una culla e viene introdotta da Renata Mauro ai telespettatori con queste parole: “Il mondo della musica leggera, è lieto di annunciare la nascita di…Rita Pavone !”
Canta poi due brani, “La partita di Pallone“ da sola , e il lato B, “Amore Twist” in duetto con un altro giovanissimo artista ,Gianni Morandi. Risultato?
E fu subito GOAL!!!!, come usa dire la stessa Rita Pavone ricordando quell’ evento.
Il disco, anche per il singolare tema trattato,led light bulbs wholesale quello del calcio, diviene immediatamente un grande successo, e vende 700.000 mila copie in poco più di due mesi.
Notata in quella occasione dal produttore televisivo Guido Sacerdote, solo pochi giorni dopo il debutto ad “Alta Pressione”, Rita viene scritturata quale ospite fissa del cast del famoso show televisivo del sabato sera, “Studio 1“ per un ciclo di 12 puntate.
L’idea del regista Antonello Falqui, pienamente condivisa dal manager e produttore di Rita, Teddy Reno, è che lei abbia , nel contesto dello show, uno spazio tutto suo da dedicare alla fascia dei giovanissimi telespettatori.
Teddy Reno forma allora una squadra di 8 ragazzine e 8 ragazzini che verranno chiamati “I Collettoni“ i quali, ballando e cantando, serviranno ad introdurre musicalmente il tema della canzone che verrà proposta da Rita settimanalmente.
Mentre le ragazzine sono doppiate da coriste di studio, i maschietti sono invece doppiati da due artisti in erba anch’essi da poco sotto contratto con l’etichetta RCA.
Si tratta di Gianni Morandi e di Roby Ferrante.
Gianni Morandi diverrà negli anni ‘60 un idolo pop dei giovanissimi.
In seguito, in età adulta, si rivelerà un artista versatile e molto amato dal pubblico italiano di tutte le età.
Per Roby Ferrante invece, il destino non sarà altrettanto fortunato. Brillante autore e compositore di tanti brani di successo – sua è “Alla mia età“, facciata A del terzo singolo di Rita Pavone, così come la sanremese “Ogni volta“, portata al successo da Paul Anka -, morirà prematuramente qualche anno dopo in seguito ad un gravissimo incidente stradale .
Novembre 1962
In seguito al nuovo ingaggio televisivo, Rita incide il suo primo album che porta semplicemente il suo nome , “RITA PAVONE“ e dal quale vengono estratti altri due singoli di grande successo.
Il primo, “Come te non c’è nessuno“, con il retro “Clementine Cherie“ e un secondo, “Alla mia età“, la cui facciata B del disco , “Pel di Carota“ è una divertente filastrocca musicale firmata da Ennio Morricone, celeberrimo compositore di colonne sonore storiche e i cui temi musicali di successo mondiale: “Per un pugno di dollari“ , “Il buono, il brutto e il cattivo“, “C’era una volta il West“ e ”Gli intoccabili“-, gli hanno permesso di ricevere nel 2007 un meritatissimo Oscar alla Carriera.
I due singoli di Rita Pavone, appena usciti sul mercato, si piazzano immediatamente nelle più alte posizioni delle classifiche di vendita e vi rimangono per mesi.
Nella puntata di esordio di “Studio 1“, Rita interpreta un brano di apertura particolare scritto apposta per lei da Bruno Canfora , noto musicista e compositore , il quale firma anche la direzione musicale dell’intero spettacolo.
“Che fifa!“, questo è il titolo della canzone in oggetto ( che non viene però inserita nell’album ), presenta per la prima volta Rita Pavone al grande pubblico italiano nel prime time televisivo del sabato sera, alle 20.30, ovvero, nell’ora di maggiore ascolto.
Il successo personale ottenuto da Rita Pavone a “Studio 1“ è tale da renderla, nell’arco di poche puntate, da cantante sconosciuta a star di livello nazionale.
E di lì a poco, anche internazionale.
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